via Trento e Trieste, 1 - 66017 Palena (CH)

Museo
“Casa degli artisti e uomini illustri di Palena”

Centro Documentazione

Pittori

 

Le donne artiste palenesi nella pittura contemporanea

Dal catalogo "Women by Italia - Australia 8 agosto - 1 settembre 2002"

Col patrocinio di:
Istituto Italiano di Cultura di Melbourne
Regione Abruzzo
Regione Piemonte
Provincia di Chieti
Provincia di Torino
Moreland City Council
Comune di Castellamonte
Città di Ivrea, Comune di Palena
Città di Torino
Comunità Montana Aventino-Medio Sangro
Famiglia Abruzzese e Molisana
Associazione Pro-Loco Palena
Carichieti

Nota di Giorgio G. Campanaro - Direttore Istituto di Cultura - Melbourne:

In una mostra d'arte il tema del viaggio non è inconsueto. Il Grand Tour della colta Europa del XVIII secolo ne è la dimostrazione. Allora erano molti, naturalisti, antiquari, architetti e pittori, a visitare l'Italia alla ricerca di antiche vestigia greche e romane come documentano le incisioni dei Voyages di Jean Hoüel e di Richard de Saint-Non per non citare Goethe e il suo Italienische Reise (Viaggio in Italia). Ma erano soprattutto le scoperte antropologiche: gli usi e costumi delle società nelle varie fasce sociali a lasciare traccia nei viaggiatori colti del Nord Europa. Dalla carrozza al piroscafo e poi al jet e il fenomeno del villaggio globale hanno accelerato la trasmigrazione dei popoli. Anche l'artista, sceso dalla sua torre d'avorio e uscito dal suo isolamento, ha incominciato ad esplorare, ad espatriare a breve o a lungo termine o per sempre, destinato com'è ad anticipare tendenze, ad essere ammirato, criticato, vilipeso, ingiuriato, osannato a seconda dei casi e delle latitudini. Nella sua ricerca interiore dilatata all'esterno ed esasperata oltre ai confini nazionali si è arricchito e diventa mediatore tra culture diverse. L'interazione tra l'hortus conclusus e l'esterno, l'internazionale, l'esotico, porta a maturazione quei frutti la cui fruizione allargata è di beneficio a tutti. E qui mi allaccio alla mostra Women-Donne Via-By Italia-Australia in viaggio e in permanenza nei due Paesi (Italia e Australia) che si inaugura a Melbourne presso la Counihan Gallery di Brunswick l'8 agosto 2002. Una felice coniugazione questa di donne artiste o artiste donne dei due Paesi. Esperienze maturate durante viaggi e soggiorni, osservazioni del quotidiano, del reale, del surreale, del fantastico e del fantasmagorico. Il tutto si coagula nell'espressione artistica personale delle partecipanti alla mostra avendo tutte in comune il filone conduttore dell'esperienza australiana e italiana. Le reciproche esperienze dei due Paesi danno origine alla mostra che diventa un palinsesto, una dichiarazione segnatamente trasnazionale, interpretando così la valenza trasversale della cultura.

Giorgio G. Campanaro
Direttore Istituto Italiano di Cultura - Melbourne

C'è chi parte per scoprire, chi parte per lasciare, chi parte per scoprire e lasciare.
Ci sono quelli per cui il viaggio è la riscoperta di quanto avevano vicino, quasi a prendere le distanze per poi riappropriarsi della veduta di insieme. E quelli per cui il viaggio è una rinascita in una nuova dimensione: libertà dall'essere stato, dell'avere fatto qualcosa, dell'avere conosciuto qualcuno.
Viaggiatori erranti, senza orologi e aperti all'imprevisto, o viaggiatori dalla meta prefissata, guidati dai segni delle carte e da lancette.
Viaggiatori di gruppo o itineranti solitari, Con tutte le varianti del destino.
Dovunque ed in qualunque modo si percorranno le strade del mondo, il viaggio è affinamento di sensi: scoperta-ritrovamento di materiali, luci e colori; assorbimento di gusti e profumi; ronzio nelle orecchie di una nuova centrifuga di suoni, accenti e parole.
Il viaggio è sì lunga bevuta di luoghi naturali e paesaggi segnati dal lavoro dell'uomo - che ci si porta poi dentro con la certtezza che quella riserva di liquido vitale mai del tutto si esaurirà - ma è soprattutto incontro di sguardi e scambi di parole, al di là dei confini linguistici.
Il viaggio è conoscere altri uomini, riconoscere quelli più simili a noi, entrare in relazione, regalarsi esperienze e pezzi di vita.
Così può capitare, come in questo caso è successo, che un'artista, per motivi personali spogliatasi dei panni dell'artista e rimasta semplicemente donna, decida di raggiungere l'altra parte del mondo: dall'Italia all'Australia. Può capitare che quella donna, per esigenze proprie del momento, voglia attraversare cieli e strade semplicemente per vedere un luogo altro da sè.
Eppure il casuale ingresso in una fabbrica abbandonata di Melbourne, adattata da un gruppo di donne a laboratorio artistico i cui spazi sono stati fra loro divisi, ha avuto l'irresistibile potere di sfruculiare, solleticare, punzecchiare l'essere, momentaneamente sepolto, dell'artista e di invitarlo a indossarne nuovamente le vesti.
Per questo talvolta nel viaggio si conosce ed anche ci si riconosce, si trova ed anche ci si ritrova.
Breve è il passo da qui all'incontro e alla frequentazione di quelle donne artiste, quasi che l'arte agisse da calamita su spiriti simili, noncurante di barriere territoriali e di differenze di costume.
Naturale l'idea che le esperienze di ciascuna possano costituire un legame per riunire i lavori di donne in transito attraverso due continenti; più in particolare, donne in transito attraverso Italia e Australia.
L'intreccio di combinazioni è subito fittissimo, ad un pezzo se ne attacca immediatamente un altro: c'è la viaggiatrice partita dall'Italia ed approdata in Australia, c'è la studentessa australiana che in Italia è venuta per completare il suo iter scolastico, si aggiunge quella che ha seguito quest'ultimo cammino e per giunta è di origine italiana e l'italiana DOC con parenti in Australia.
Il gioco si allarga e nelle maglie di questa fitta rete viene catturata un'altra tipologia di artiste: le viaggiatrici a tavolino che muovono immaginari passi per le strade dell'Australia per mezzo delle e-mail dell'amica, che di quella terra lontana, di quell'infinita distesa sospesa fra gli Oceani, divora realmente chilometri.
Artiste che viaggiano tra Italia ed Australia, mescolando il vecchio dell'una con il muovo dell'altra, impastando realtà ed immaginazione.
Tutte per motivi diversi, secondo modalità e tempi differenti.
Tutte insieme in ordine sparso.

 

Anna Caione
[Melbourne (Australia) 1968]

Anna Caione

Biografia
Di Anna Caione è peculiare la profonda esigenza di fare tutto da sè. Dalla A alla Z.
Quando si immerge in un lavoro è trascinata dal forte bisogno di esprimere i moti dell'animo e la propria spiritualità e traduce in atto tale insopprimibile esigenza, questo richiamo interiore, avvalendosi di tutta la concretezza possibile.
Con le proprie mani crea le tele, cuce parti diverse improvvisandosi sarta, ritaglia ed incolla calandosi nei panni di estrosa artigiana, mescola polveri con appositi collanti per pervenire alla soluzione cromatica cercata.
Pare, prima ancora che un'artista, una casalinga amante delle buone cose fatte in casa, della genuinità, dei prodotti di prima scelta, adatti ai palati fini.
Così, prima di liberare la sua carica emotiva, si costruisce il materiale e su questo poi interviene con tutte le tecniche sperimentabili.
Raccontano, quanti l'hanno vista all'opera, che spesso nei momenti di lavoro indossi grandi grembiuloni, quasi fosse impegnata in faccende domestiche, e che quelle pittoresche sopravvesti portino i segni, invece che delle macchie di cucina, di quelle dei colori: granzi chiazze di giallo, rosso, azzurro, che non sono lo spruzzo casuale ed inevitabile di chi è alle prese con la pittura; l'indumento è trasformato in una sorta di tavolozza; questo conferma l'evidente voglia di giocare.
Pare di ascoltare il "... lasciatemi divertire" di Aldo Palazzeschi e la sua dichiarazione di essere il saltimbanco della propria anima.
Tuttavia le manate di colore in libertà, che decorano il grembiule dell'artista, contrastano con la minuzia e la cura del dettaglio proprie dei suoi lavori, le quali quasi avvisano lo spettatore del fatto che, al di là dell'attrazione ludica, c'è dell'altro: un raffinato ed inconsueto accostamento di elementi, quasi un'operazione alchimista, una sorta di magia volta alla ricerca del segreto con cui si possa giungere alla trasformazione dei metalli in oro.
Viene alla mente non tanto il serioso alchimista medievale quanto piuttosto lo scienziato-stregone immerso nella gioia creatrice.
Ed è proprio l'oro a dominare sugli ultimi lavori dell'artista: grandi pannelli, che per lo sfondo richiamano i dipinti di soggetti sacri, decorati da piccoli intarsi coloratissimi applicati con la tecnica del collage. Paiono gemme incastonate o rattoppi appiccicati su una vasta distesa di giallo: l'unione della realtà più semplice alla tensione verso l'alto, il soprannaturale, i sgnificati profondi che si celano dietro alle apparenze.
"Nel fare arte è per me fondamentale lo studio e l'analisi dello spazio e della superficie. La composizione di questi due elementi avviene attraverso diverse fasi in cui la scelta dei colori e la ricerca dei materiali svolgono un ruolo fondamentale. Altrettanto importante è l'ottenimento di una composizione in cui prevale una sensazione visuale ed emotiva di armonia, equilibrio e ritmo. L'interpretazione dello spazio e della superficie rappresentano per me un momento di abbandono in cui il desiderio creativo assume un ruolo di esplorazione e espressione di valenze interiori più profonde e spirituali".

Nata a Melbourne (Australia) il 21 marzo 1968. Vive e opera a Melbourne. Laurea in Arte Visive prezzo l'University of Melbourne; laurea in Belle Arti presso il Royal Melbourne Institute of Technology; frequenza del corso di Pittura presso l'Accademia Albertina Di Belle Arti, Torino, Italia; Master d'Arte e Pittura presso il Monash University, Melbourne- Opera in campo artistico partecipando a mostre sia a livello nazionale che internazionale. Nel fare arte è per lei fondamentale lo studio e l'analisi dello spazio e della superficie. La composizione di questi due elementi avviene attraverso diverse fasi in cui la scelta dei colori e la ricerca dei materiali svolgono un ruolo fondamentale.

Mostre personali
1992 - Galleria Continental, Prahran, Melbourne
1999 - Roar Galleries, Melbourne

Mostre collettive
1988 - 15 Dipint, Galleria George Payton, Melbourne
1993 - Westpac Gallery, Melbourne
1998 - Progetto Maionese, Galleria En Plein Air, Pinerolo (TO), Italia
1999 - Oxcart Studios, Melbourne
2000 - Miniartexil, Como, Italia
2000 - Mira Galleries, Melbourne

 

Opere

quadro 1quadro 2quadro 3

 

Flora Chiaverini
[Palena (CH) 1965]

Flora Chiaverini

Biografia
Un'esplosione di colore, un incontenibile sprigionamento di gioia, di energia, di carica vitale: ecco i lavori dell'artista Flora Chiaverini.
Impossibile che l'accostamento di quel giallo e quel rosso non risvegli anche quanti sono immersi nel torpore esistenziale: uno schiaffo sonoro all'apatia e all'indolenza, uno scrollone di spalle agli osservatori sprofondati nella nebbia, un'ondata frizzante, e persino un poco dolorosa, sulla schiena di quelli non avvessi a sentire i brividi.
Ci sono poi la maestosità e l'imponenza di chi non si intrufola nè si insinua di nascosto negli interstizi rimasti vuoti ma entra trionfalmente ed estrosamente, quasi a dire, con voce alta e squillante: "Fate largo! Sono arrivata e questo è il mio posto!".
Grandi sono le tele che l'artista propone, abituata com'è a lavorare per le scene del teatro.
Grandi ed in sequenza, per concedere lo spazio vitale all'idea che si sviluppa, per sperimentare il risultato degli stessi colori disposti in ordine differente, per collaudare il prodotto ottenuto riproponendo le medesime forme sistemate in un posto diverso.
Si avverte di primo impatto la voglia vivace della Chiaverini di arrivare alla conoscenza direttamente, per esperienza personale, di mettere alla prova, verificare, conoscere. Di qui la necessità di considerare concluso un prodotto se costituito da una successione di immagini in connessione tra loro, che in qualche modo documentino e restituiscano all'osservatore il brio provato nell'istante dell'esperimento, la brama nel tentare strade inesplorate, la scarica elettrica del momento destinato all'espressione di quanto si è trovato e provato.
Si tratta di una disposizione di spirito e di un modo di porsi persino un po' primitivo che si riscontra non solo nella gioia della scoperta del "cosa succede?" ma anche nell'impulsività del segno, cercata e formemente voluta. A tal fine l'artista ha tracciato le linee con la mano sinistra perchè, a suo avviso, è questa la mano che offre un impatto più istintivo, libero dal pensiero e dalla preoccupazione di quanto si potrebbe incontrare lungo il cammino.
Il segno con la mancina, costretta ad un lavoro inconsueto tanto da richiedere una fasciatura al polso, con la destra il colore. Lucida la parte centrale della tela, opaca quella dello sfondo, eccezion fatta per l'ultimo pezzo della fila dove i ruoli si invertono ed il gioco si capovolge.
Un contrasto, quello segno-colore e lucido-opaco, che l'artista ama e che si ritrova nello strudore tra la naturalezza dello stendimento del giallo e del rosso, più o meno chiari, e la scelta del soggetto, una proiezione geometrica con quel tanto di rigore che le è proprio.
La rappresentazione della figura, per quanto qui semplice pretesto, tradisce lo studio ed il fascino dell'artista per lo spazio; non è per nulla casuale, allora, che la Chiaverini consideri di estrema importanza, quasi irrinunciabile, l'impatto ambientale, il rapporto tra uomo e luogo.
Non stupirebbe affatto che nel suo viaggio si portasse appresso materiali vergine da riempire sul momento, per antenersi aperta alle suggesioni dell'ambiente, pronta a giocaer in loco le sue grandi tele.

Nasce a Palena (CH) nel 1965. Si è diplomata in pittura presso l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila. Vive e lavora all'Aquila dove ha realizzato numerose decorazioni d'interni. Ha realizzato le illustrazioni per alcuni testi, fra cui: Sopra tutta la Commedia, Gli Elusi, Eugenia (storia a fumetti). I suoi interessi artistici passano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al fumetto. Dal 1995 lavora come decoratrice presso il Teatro San Filippo con la Compagnia dell'Uovo realizzando scenografie per diversi spettacoli tra i quali: Il brutto anatroccolo, The per due, Pinocchio, La zattera di Odisseo, Il cantautore calvo.

Mostre collettive
1989 - Palazzo dellAnnunziata, Sulmona (AQ)
1990 - Castello Ducale, Palena (CH)
1992 - Castello Ducale, Palena (CH)
1996 - I Stradarte, Palena (CH)
1997 - II Stradarte, Palena (CH)
1998 - III Stradarte, Palena (CH)
1999 - IV Stradarte, Palena (CH)
2000 - V Stradarte, Palena (CH)
2001 - VI Stradarte, Palena (CH)
2002 - VII Stradarte, Palena (CH)

 

Opere

quadro 1quadro 2quadro 3
quadro 1

 

Pina Chiaverini
[Palena (CH) 1964]

Pina Chiaverini

Biografia
I lavori dell'artista Pina Chiaverini sono specchio fedele del suo modo di essere, che non è un qualunque modo di essere.
Nella vita è di una gentilezza particolare, un po' demodè, non di forma e maniera, ma una stilnovistica nobiltà di cuore.
Pina sa ascoltare con discrezione e dolcezza, assorbe le parole degli altri, le penetra, a volte pare ricacciare indietro se stessa per fare spazio a chi le sta di fronte e metterlo sempre a suo agio, accoglie l'altrui scendendo in profondità, senza mai assumere l'aria seriosa ed accigliata di chi della vita è esperto.
Pina non è una di quelle che erompe ma giunge a passi leggeri, con delicatezza, con un sorriso che mette in pace con il mondo, guardandosi intorno e vedendoci chiaro: una capacità di osservazione che non è virtuosismo dell'occhio ma umana e preziosa sensibilità.
Le sue opere rivelano innanzitutto la sua preziosa dote di carpire i particolari, di fissarli nella mente, e soprattutto nel cuore, e di restituirli con la finezza di cui è capace. Si tratta di particolari che caratterizzano più le persone che gli oggetti o i paesaggi, talvolta anche oggetti e paesaggi, purchè siano impregnati di una qualche traccia umana.
Nei suoi ultimi lavori la traccia umana è quella segnata dalla sua famiglia, precisamente da quel ceppo originario che è rimasto fermo nel luogo di partenza ed ha infisso le radici nel terreno, mentre i nuovi rami si allungavano in certa di fortuna.
In cerca di fortuna dall'altra parte del mondo.
la sua attitudine per il dettaglio è evidente nella scelta di soffermarsi sulle mani, che sono quella delle nonna e sono quelle che la nonna disponeva in quel modo nei rari momenti di riposo. "Rarissimi", sottolinea l'artista, perchè, giunta l'ora strappata alle faccende e destinata alla quiete, le mani tornavano in moto per il lavoro a maglia, il pizzo, i merletti.
Di qui un altro dettaglio: la riproposta pittorica dei disegni traforati su stoffa, di ornamenti, di intrecci e di fregi che sanno di antico, quasi a riannodare, almeno nell'animo i fili slegati della famiglia che fu.
Una zoomata in chiusura dall'interessa della figura alle mani, quasi che in quelle mani fosse racchiusa tutta la persona. Una restrizione di campo dal busto intero ad una parte della stoffa del vestito. Ed ecco le striature di azzurro e di blu che, pituttosto di una microscopita osservazione del tessuto, paiono un'infinita distesa di colore, come se all'occhio bambino dell'artista, a quella sua capacità di vedere con filtro infantile, l'abito della nonna fosse parso, e paia oggi, grandioso, immenso, come le mani.
Risente della fanciullesca disposizione a rimpicciolire per vedere anche il volto del nonno su cui è impressa l'espressione incantata del risveglio, come se per la prima volta quell'uomo scorgesse quanto da giorni e giorni lo circonda.
"Poesia è trovare nelle cose - scrive Pascoli - il loro sorriso e la loro lacrima: è ciò che si fa da due occhi infantili che guardano semplicemente e serenamente di tra l'oscuro tumulto della nostra anima".

 

Nasce a Palena (CH) nel 1964. Si è diplomata in pittura presso l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila. Ha lavorato a Roma e a L'Aquila. Ha collaborato con Fabio Mauri, docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, per l'allestimento della mostra Casa d'Artista (Galleria D'Ascanio, Roma 1990). Attualmente vive a Torino dove insegna materie artistiche. Oltre alla pittura si interessa al restauro di tessuti e di affreschi; ha collaborato come grafica e illustratrice ad alcune iniziative editoriali.

Mostre collettive
1988 - Convento di Sant'Angelo, Ocre (AQ)
1989 - Palazzo dell'Annunziata, Sulmona (AQ)
1990 - Castello Ducale, Palena (CH)
1992 - Castello Ducale, Palena (CH)
1996 - Miniartexil, Como
1996 - I Stradarte, Palena (CH)
1997 - II Stradarte, Palena (CH)
1998 - III Stradarte, Palena (CH)
1999 - Miniartextil, Como
1999 - IV Stradarte, Palena (CH)
2000 - V Stradarte, Palena (CH)
2002 - VII Stradarte, Palena (CH)

 

Opere

quadro 1quadro 2quadro 3
quadro 4

 

Lucia Paterra
[Palena (CH) 1948]

Lucia Paterra

Biografia
Note di critica sulla pittrice Lucia Paterra Catania
Le opere di Lucia Paterra Catania raffigurano una natura interpretata nella sua integra verità, colori plasmati dalla luce intensa che dona fascino al paesaggio edificato da una pittura che presenta pregi autentici.
Una sensibilità interiore che accosta colori, contrasti cromatici, luminosi, distribuiti secondo una geometria improvvisata dall’istinto dell’artista.
Una pittura verista, figurativa post impressionista di risultanza eclettica ed uniforme e che dona limpidezza alla sua arte.
La pittura della Paterra si qualifica come comunicazione diretta che relaziona l’uomo al mondo, la luce ed i colori diventano sensazioni dettate da un linguaggio pittorico disciplinato dallo stile raffinato dell’artista.
Le opere raccontano l’amore che Lucia Paterra ha per la natura, per paesaggi di vedute rurali, agricole e rustiche interpretate con una costante aderenza al vero ed offrono alle immagini un senso di forte umanità.
Tutta la produzione di Lucia Paterra Catania è improntata verso un figurativismo di chiara leggibilità, descrive ambienti, luoghi reali che popolano il suo panorama visivo, una pittura realizzata da semplici silenzi sollecitati da macchie cromatiche e da spunti felici dettati da fonti romantiche.

 

Notes of critic for the artist named Lucia Paterra Catania

The expressions depicted by Lucia Paterra express the nature and the intense light and charm to the authentic landscape of the present.
Good and genuine quality comes from the inner sensitivity, complimenting and contrasting the radiant bright colours distributed according to a sudden geometric instinct from the artist. The real truth of the artist is a figurative post impression of the eclectic and uniform clarity to the art.
Lucia’s art is qualified to be like a direct communication and relationship with not only man but also the world. The light and colours come from sensations detected from disciplined refined language and the unique style of the artist.
Lucia’s art explains the love she has for nature, landscape, rural and rustic interpretations of the world. Her art is a constant truth that offers a painting a sense of strong humanity.
All of Lucia’s creations interpret a clear reading describing a real location that polulates her inner visual panorama.
In conclusion Lucia’s art is achieved by simple silences inspired from happu recollections derived from romantic sources.

 

Mario Segio, M.P.P
York West

Minister Aileen Carroll
Ministry of Culture
5th Floor, Mowat Block
900 Bay Street
Toronto, ON. M7A 11.2

November 28, 2008

Dear Minister Carroll:

RE: Premier’s Awards for Excellence in the Arts
Nomination of Lucia Paterra

Ms. Lucia Antonia Paterra Catania is a hard working and dedicated artist with a passion for Algonquin Park landscapes, portraits of people animals and still life. Her aspirations in art originated from affluent artists such as Michelangelo, Virginia Wolf and Tom Thompson from the Group of Seven. She has had numerous art exhibitions with Kelly McNeil at the Brampton Beaux-Arts; Tom Kirwin at Franklin Carmichaels and demonstration classes held at McMicheal’s Art Gallery in Kleinberg.
A brief synopsis of Ms. Paterra’s artwork, media reviews and televions documentaries as enclosed herein. She has had much media exposure on numerous occasions. I am sure you will agree that Ms. Paterra has enormous talent and artistic gifts of incredible creativity.
She remains a strong and vibrant voice in her community and endeavours endlessly to help assist people achieve their talent and artistic gifts. Ms Paterra is a great blessing and encourages new and upcoming artists weekly at her art studio.
Her agenda if awarded the prize is not in any means selfish. Ms. Paterra would like to hold art shows around Ontario promoting scenes from Ontario’s Algonquin Park and doing what she loves to do while inspiring young artists with the same.
If Ms. Paterra is awarded the Premier’s Award for Excellence in the Arts, she would like to welcome new artists in her studio to assist their talents. She would like to teach more art classes in the community and establish a non-profit school of art. She could inspire new students to hold exhibits with her and other renowned and recognized artists she has studied/exhibited with in the past.
I recommend Ms. Paterra for the Premier’s Award or Excellence in the Arts for her outstanding contributions she has had in supporting Canadian Artists and Ontario’s scenery.

Sincerely,
Mario Sergio, M.P.P.
York West

Lucia Paterra ArtShows and Exhibits

2008 October 17 - 19 - Franklin Carmichael Art Group 10 annual open
2007 September 15 - November 15 - Franklin Carmichaels annual exhibit
2006 Springitme - May Exhibit at Fraklin Carmichaels
2006 June 25 - July 8 - Group Show Beaux-Arts Brampton
2006 May - Beaux-Arts Brampton Anniversary Show
2006 December - Beaux-Arts Brampton Gallery Christmas Show
2005 April - Beaux-Arts Brampton Anniversary Show
2005 December - Beaux-Arts Brampton Gallery Christmas Show
2005 April - Beaux-Arts Brampton Anniversary Show
2004 April 14 May - 30 - May Art Gallery of Peel 31st Annual Juried Show
2004 January 16 - 31 - Group Show Beaux-Arts Brampton
2004 December - Beaux-Arts Brampton Gallery Christmas show
2003 December - Beaux-Arts Brampton Gallery Christmas show

 

Recognitions by media:

2007 - Omni TV 2007 Broadcast, “Oggi Noi” by Laura Daprile
2005, 2007 - Corriere Canadese Newspaper
2005 - The North York Mirror
2006 - The Brampton Guardian
2004 August - Il Punto, Italian Newspaper Dell’Abruzzo

 

Opere

quadro 1quadro 2quadro 3
quadro 4quadro 5quadro 6
quadro 7quadro 8quadro 9

Fonti
Catalogo "Women-Donne Via-By Italia-Australia" - Anna Tabbia**

**Volume consultabile nella biblioteca del Museo, opportunamente allestita.

Valid XHTML 1.0 Transitional